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7/10/2024 DEGUSTAZIONE NADIA CURTO

DEGUSTAZIONE NADIA CURTO – LA MORRA

In degustazione:

Barbera d’Alba 2022

Barolo La Foia 2020

Barolo Arborina 2020

La leggenda vuole che, a metà degli anni ’80, uno sparuto gruppo di ragazzi delle Langhe portò nelle aziende di famiglia una serie di innovazioni in netto contrasto con la tradizione: ridurre le rese delle viti e stravolgere l’affinamento del Barolo abbandonando le botti grandi in favore delle barrique. Ne scaturì un forte scontro con la precedente generazione di vignaioli, dividendo la scena langarola in due fazioni; i modernisti da un lato, i tradizionalisti dall’altro. Erano ufficialmente nati i famosi Barolo Boys che, attraverso la loro “piccola rivoluzione”, conquistarono tutti i mercati internazionali, sugellando il successo a livello mondiale del Barolo. Ma, come spesso accade anche alle rivoluzioni più accese, il conflitto col tempo si affievolìsce, la novità diventa norma, e le varie correnti si riappacificano fino a finire per contaminarsi tra loro.

A quarant’anni di distanza, c’è chi sceglie di perseguire la strada tracciata dai Barolo Boys e chi invece continua a riconoscersi in un Barolo più legato alla tradizione. E poi c’è chi di questa duplice anima del “Re dei Vini” ha saputo farne tesoro, come Nadia Curto, la prima Barolo Woman a debuttare tra le file degli Agricoltori, Artigiani, Artisti.

Nadia sin dal principio rifiuta di usare fitofarmaci, pesticidi, concimi e fertilizzanti chimici, tenendo a bada oidio e peronospora col solo uso di rame e zolfo, usando trappole a ferormoni per limitare gli effetti di insetti dannosi e impiegando il letame per mantenere suoli fertili e vitali. Nei quattro ettari coltivati, oltre al nebbiolo, di cui alcune piante superano agevolmente gli ottant’anni, convivono dolcetto, barbera e alcuni rari filari di freisa, posizionati proprio nel punto con l’esposizione migliore di tutta la collina dell’Arborina.

In cantina, il rispetto della materia prima è sempre al primo posto, le fermentazioni sono innescate da un pied de cuve che nasce dalle migliori uve di tutta l’azienda, e il frutto viene accompagnato nel suo naturale processo di evoluzione. A chiarifiche e filtrazioni sono preferite le decantazioni statiche, sfruttando il freddo invernale, e l’anidride solforosa è aggiunta in dosi limitatissime per assicurare la stabilità del vino, specie durante i lunghi trasporti.

Arborina, Barbera d'Alba, Barolo, degustazione, gratuita, La Morra, Langhe, Nadia Curto, Piemonte, Triple A